Mario Bachi
Nato a: Torre Pellice (TO) il 4 ottobre 1894
Di: Augusto e Carolina Segre
Morto a: il 24 marzo 1982
La ricerca documentaria, la selezione delle fonti, il racconto della Vita di Mario Bachi sono stati curati da Dario Taraborrelli, ricercatore incaricato dalla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo.
Il progetto è aperto al contributo degli utenti: chi fosse in possesso di informazioni, documenti, fotografie utili a raccontare la vita di Mario Bachi può scrivere a le-case-e-le-cose@fondazione1563.it
"Ogni tanto quando penso a mio padre" - Testimonianza di Carla Bachi
Testimonianza di Carla Bachi, figlia di Mario, raccolta nel 2019 dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, a cura di Paola Olivetti e Corrado Borsa, con Sergio Bonino e Stefano Girardi
21 gennaio 1944
Elenco descrittivo della villa Bachi in Torre Pellice (prov. di Torino) di proprietà di Bachi Loris, Nerina, Bianca, Zara fu Giuseppe e Bachi Mario, Ida, Albina fu Augusto ritenuti di razza ebraica
“La Villa Bachi è situata nell’abitato di Torre Pellice lungo la strada provinciale che da Torre Pellice congiunge a Bobbio e precisamente in quel tratto denominato via Italo Balbo già Beckwith, dove sorgono altre ville e fabbricati culturali e religiosi valdesi”. Con queste parole C.B., perito incaricato dall’Istituto San Paolo, inizia a descrivere Villa Bachi, la casa che Augusto e Giuseppe Bachi avevano lasciato in eredità a figli e nipoti, redigendo l’elenco dei beni mobili e immobili destinati al sequestro per conto dell’Egeli. Sebbene il perito abbia tutte le informazioni relative alle successioni di proprietà, testamenti e donazioni effettuate dai due rami della famiglia Bachi, l’appartenenza dei Bachi alla “razza ebraica” è solo presunta agli occhi dell’Istituto che però prosegue nella confisca di tutti i beni trovati a Torre Pellice. Il 20 febbraio dello stesso anno, nelle lettere scambiate tra l’Istituto e i nuovi affittuari, Mario Bachi viene indicato senza esitazione come "israelita".
Autore: Dario Taraborrelli
Documenti
[ -> ]20 febbraio 1939
Verbale di denuncia di appartenenza alla razza ebraica della famiglia Bachi
Nell’agosto del 1938 il Ministero degli Interni invia a tutte le prefetture un telegramma: “Come vi è noto è stato superiormente disposto che entro questo mese venga compiuta esatta rilevazione degli ebrei residenti nelle provincie del Regno…”. Da quel momento le disposizioni razziali diventano sempre più serrate e pervasive sulla vita degli Italiani. A Torre Pellice, come in ogni parte d’Italia, le attività di identificazione e censimento vengono immediatamente applicate; allegato alla circolare si può ancora leggere un biglietto che riporta le famiglie di “Ebrei a Torre Pellice” tra cui figurano in primo piano i Bachi. Dieci mesi più tardi, nel febbraio del 1939, Mario Bachi compila il verbale di autodenuncia di appartenenza alla “Razza ebraica” davanti all’Ufficiale di Stato civile di Torre Pellice per sé e la sua famiglia.
Autore: Dario Taraborrelli
Fonte: Archivio storico del Comune di Torre Pellice
Documenti
[ -> ]1936
Il Banco di cambio Bachi negli opuscoli turistici di Torre Pellice negli anni Trenta
Il Banco di cambio Augusto Bachi è in piena attività durante gli anni Trenta, con sedi a Torre Pellice e nella vicina Luserna San Giovanni. In un opuscolo turistico realizzato in quegli anni dal Comitato Pro Torre Pellice - che gestisce un ufficio informazioni locali, ferroviarie, generali e turistiche - troviamo un inserto promozionale del Banco della famiglia Bachi. Tra notizie sulle principali attrazioni della "capitale della Valle del Pellice" e pubblicità di servizi alberghieri, caffè e ristoranti, librerie e magazzini di abbigliamento, scopriamo così che presso il Banco Bachi si possono effettuare tutte le operazioni di banca; inoltre, il Banco è abilitato al "rilascio di assegni circolari del Credito Italiano e dell'Istituto Italiano di Credito Marittimo". Un richiamo all'attività bancaria dei Bachi a Luserna torna nella guida Val Pellice: Pascoli in Val d'Angrogna, di Arnaldo Pittavino a cura delle Edizioni Ente Turistico - Sezione Val Pellice, una guida illustrata alla valle che Edmondo De Amicis aveva definito la "piccola Svizzera italiana".
Autore: Dario Taraborrelli
Documenti
[ -> ]25 dicembre 1938
Lettera di Albina e Ida Bachi a Rina Rabarbaro
Come forma di ringraziamento per la premura che Rina Rabarbaro ha dimostrato verso i genitori Augusto e Carolina quando erano molto anziani, Albina e Ida Bachi - sorelle di Mario - le inviano una lettera natalizia in cui le offrono gratuitamente una camera nell’alloggio di Villa Bachi a Torre Pellice. Dopo pochi mesi, con l’inasprirsi della campagna razziale del fascismo, Albina Bachi e il marito Giuseppe Levi, docente universitario espulso dalle scuole del Regno, troveranno rifugio in Argentina, mentre Mario e gli altri rimarranno nascosti in Italia fino alla fine della guerra, scampando tutti alle persecuzioni nazifasciste. Nel febbraio del 1944, dopo il sequestro della Villa, Rina allega la lettera alla richiesta che porta all’Istituto San Paolo per dimostrare la continuità abitativa e rimanere a Torre Pellice.
Autore: Dario Taraborrelli
Documenti
[ -> ]9 giugno 1941
Assemblea per la cessione del Banco di cambio Augusto Bachi
Con una comunicazione al Tribunale di Torino viene inviata alla cancelleria civile il verbale dell’assemblea degli azionisti della Banca Torinese S.A. che ha deliberato “L’Incorporazione del Banco Cambio Augusto Bachi di Luserna S. Giovanni”. Il Banco di cambio della famiglia Bachi era stato fondato da Augusto il 5 settembre del 1917 ed era la principale attività della famiglia. Dopo l’emanazione delle leggi razziali, sebbene non potesse agire direttamente contro l’attività, il nuovo clima di ostilità nei confronti delle attività svolte dagli ebrei porta al progressivo soffocamento delle attività del Banco di cambio. Date le difficoltà Mario Bachi decide di abbandonare l’attività e cedere la banca.
Autore: Dario Taraborrelli
Fonte: Archivio della Camera di commercio industria artigiano e agricoltura di Torino, Registro Ditte, 271/1913, dal 1926 al 1955 (Banca Torinese - Istituto Bancario Italiano)
Documenti
[ -> ]6 aprile 1946
Mario Bachi consigliere comunale e assessore a Torre Pellice
Nel marzo 1946, Mario Bachi si candida nelle prime libere elezioni amministrative di Torre Pellice tra le file di una lista civica ottenendo 1.083 preferenze. Eletto in consiglio comunale, viene nominato assessore nella giunta del sindaco Carlo Giraudo il 6 aprile 1946. Due anni più tardi la seduta del consiglio comunale di Torre Pellice del 22 aprile 1948 si apre con la votazione sulle dimissioni di alcuni assessori: “constatati i risultati delle votazioni politiche nel Comune di Torre Pellice, presentano le loro dimissioni da facenti parte della Giunta comunale”. Tra loro figura anche Mario Bachi. Nelle elezioni politiche del 18 aprile del 1948 i risultati a Torre Pellice sono: Unità Socialista 36,84%, Democrazia Cristiana 25,90%, Blocco Nazionale 16,2%, Fronte Democratico Popolare 16,02%.
Autore: Dario Taraborrelli
Fonte: Archivio storico del Comune di Torre Pellice, Verbali Consiglio Comunale, 1946
Documenti
[ -> ]Album della famiglia Bachi
Alcune fotografie provenienti dall'album di famiglia conservate nell'archivio della famiglia Bachi a Torre Pellice. Tutti i diritti riservati
Bibliografia
Mappa storica del gruppo Intesa San Paolo, il Banco di cambio Bachi compare nella scheda del Banco Cambio Levi Moisè Ettore