Gino e Eugenio Fubini-Ghiron

Nato a:
Di: Guido e Annetta Ghiron

La ricerca documentaria, la selezione delle fonti, il racconto della Vita di Gino e Eugenio Fubini-Ghiron sono stati curati da Cinzia Gavello, assegnista di ricerca in storia dell’architettura presso il Dipartimento di Architettura e Design (DAD) del Politecnico di Torino.

Il progetto è aperto al contributo degli utenti: chi fosse in possesso di informazioni, documenti, fotografie utili a raccontare la vita di Gino e Eugenio Fubini-Ghiron può scrivere a le-case-e-le-cose@fondazione1563.it

15 aprile 1944

Elenco descrittivo dei beni immobili e mobili di proprietà di Angelo Ghiron e di Gino ed Eugenio Fubini-Ghiron

I fratelli Gino e Eugenio Fubini-Ghiron, rispettivamente ingegnere civile e fisico entrambi in servizio presso il Politecnico di Torino, risultano comproprietari di due ville in via della Viassa 533 a Torino, insieme allo zio materno, Angelo Ghiron. Il 2 marzo 1944 le due ville, quella principale di 850 mq e quella secondaria di 650 mq, sono affidate all’Egeli. Nell’aprile dello stesso anno è O. G. il Tecnico dell’Istituto San Paolo incaricato a redigere un elenco descrittivo sia delle due ville, definite di tipo modesto, che dei beni contenuti al loro interno. La descrizione si sofferma sui due fabbricati, ma anche sugli interni, gli ambienti, gli arredi, le macchine agricole e gli appezzamenti di terreno. All’interno dell’elenco dettagliato dell’intero mobilio, preso in consegna dall’inquilino, viene segnalata la presenza di oggetti di valore: accanto a credenze e letti in stile barocco e impero, si trovano anche alcuni cosiddetti “mobili moderni”, come preziose applique e specchi.

Fonte: Archivio storico della Compagnia di San Paolo, III, Gestioni Egeli, 358

“Casa di via Pietro Micca n. 12", promemoria dattiloscritto redatto da Piero Calliano

Annetta Ghiron e i suoi due figli risultano proprietari anche dell’intero stabile situato in via Pietro Micca 12. Così come per le due ville in via della Viassa, a seguito del decreto del Capo della provincia emesso il 29 febbraio 1944, la gestione dello stabile passa all’Egeli. Piero Calliano, procuratore generale della Famiglia Fubini-Ghiron, redige una accurata descrizione dello stabile, di tipo signorile, costituito da quattro piani fuori terra con ascensore, inutilizzabile dopo le incursioni che hanno danneggiato gravemente l’edificio. Una descrizione che suona come una denuncia delle pessime condizioni in cui si trova lo stabile e del quale Calliano non può assumere “sia pure moralmente, la relativa responsabilità, cui oggi deve pensare l’Istituto di San Paolo”. I mancati pagamenti da parte degli inquilini dipendono proprio dalle pessime condizioni in cui si trova lo stabile, prima a seguito di un incendio della copertura avvenuto nel 1942, aggravato poi dalle frequenti piogge, e poi ulteriormente danneggiato durante i bombardamenti.

Fonte: Archivio storico della Compagnia di San Paolo, III, Gestioni Egeli, 359

26 ottobre 1938

Stato di Servizio di Gino e Eugenio Fubini-Ghiron

Guido Fubini, professore ordinario di Analisi matematica presso il Regio Politecnico a partire dal 1910 e matematico di fama internazionale, dal 14 dicembre 1938 viene ufficialmente dispensato dal servizio perché «di razza ebraica». Il primogenito di Guido, Gino Fubini-Ghiron, laureato in ingegneria civile presso il Politecnico, è assistente ordinario dal 1° marzo 1938 alla cattedra di Costruzioni in legno, ferro e cemento armato presso la Facoltà di ingegneria e, così come il padre, viene prima sospeso dall’ufficio e poi dispensato definitivamente dal servizio dal 14 dicembre dello stesso anno. Stesso trattamento viene riservato al secondogenito Eugenio, dottore in fisica presso l’Università di Roma nel 1933 e, a partire dal 1936, professore incaricato per il corso di perfezionamento in Elettrotecnica presso l’Istituto Elettrotecnico Nazionale Galileo Ferraris di Torino e per l’anno accademico 1937-1938 per il corso di Radiotecnica generale e radioricevitori presso il Politecnico.

Fonte: Archivio Storico del Politecnico di Torino, Fascicolo personale di Gino e Eugenio Fubini-Ghiron

Documenti

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5 dicembre 1938

Espulsione dal Partito Nazionale Fascista

Iscritto dal 21 aprile 1933, Gino Fubini riceve comunicazione di espulsione dal Partito Nazionale Fascista attraverso una breve nota firmata dal Segretario Federale Piero Gazzotti datata 24 novembre 1938. In una lettera del 5 dicembre dello stesso anno si legge che anche tutti i membri della famiglia Fubini sono espulsi dal PNF, pur avendo fatto specifica richiesta di discriminazione al Ministero degli Interni. Ottenuti i certificati comprovanti lo stato di servizio prestato presso il Politecnico, l’intera famiglia Fubini si trasferisce dapprima provvisoriamente a Parigi e poi definitivamente negli Stati Uniti, a Princeton, nel gennaio 1939, senza più fare ritorno in Italia.

Fonte: Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Partito Nazionale Fascista (PNF) Federazione di Torino, F32505 (© Archivio di Stato di Torino. Tutti i diritti riservati)

Documenti

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L'esilio negli Stati Uniti

Dispensato dal servizio, ottenuti i certificati comprovanti l’attività d’insegnamento, Eugenio Fubini-Ghiron emigra con il padre e la famiglia a New York nel 1939. Riesce a costruire una brillante carriera negli Stati Uniti lavorando per il Columbia Broadcasting System e per la Harvard University, occupandosi dello sviluppo di tecnologie belliche durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, entrando inoltre a far parte negli anni sessanta della National Security Agency e del Dipartimento per la Difesa. Come il resto della sua famiglia, sceglie di non rientrare in Italia e muore a Brooklyn, Massachusetts, il 5 agosto 1997. Il fratello Gino invece, una volta giunto negli Stati Uniti lavora come costruttore nelle contee di Queens, Nassau, Westchester e a Manhattan, diventa presidente della Sherman Organization di New York ed è consulente della Società Generale Immobiliare per la realizzazione di un progetto di residenze sul fiume Potomac, nel distretto di Columbia. Come il padre e il fratello, a seguito dell’abrogazione delle leggi razziali, sceglie di non rientrare in Italia e muore a New York il 6 maggio 1965.

Autore: Cinzia Gavello

Fonte: The Statue of Liberty - Ellis Island Foundation

Bibliografia

David G. Fubini, Let Me Explain. Eugene G. Fubini’s Life in Defense of America, Santa Fe, Sunstone Press 2009.

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