Guglielmo Piperno

Nato a: Marino (RM) il 12 ottobre 1883
Di: Giuseppe
Professione: Ingegnere/docente universitario
Morto a: Torino il 4 febbraio 1968

La ricerca documentaria, la selezione delle fonti, il racconto della Vita di Guglielmo Piperno sono stati curati da Cinzia Gavello, assegnista di ricerca in Storia dell’architettura presso il Dipartimento di Architettura e Design (DAD) del Politecnico di Torino.

Il progetto è aperto al contributo degli utenti: chi fosse in possesso di informazioni, documenti, fotografie utili a raccontare la vita di Guglielmo Piperno può scrivere a le-case-e-le-cose@fondazione1563.it

1 dicembre 1947

Rinuncia al pagamento delle spese di gestione relative ai beni confiscati

Guglielmo Piperno è proprietario di un alloggio in via Cristoforo Colombo 1, di un alloggio all’interno dello stabile in via Valperga Caluso 1/bis e di un appartamento nello stabile di via Valperga Caluso 17 a Torino. Tornato in possesso degli appartamenti a suo tempo sequestrati, il 21 novembre 1947 l’Istituto San Paolo impone a Piperno di saldare la somma relativa alla gestione dei beni di 22.356 lire. Piperno risponde a tale richiesta di non poter pagare tale cifra, in quanto «impiegato dello Stato e non percependo quindi che uno stipendio inadeguato al costo della vita» e di aver già provveduto, con grave sacrificio e vendendo parte dei suoi mobili, agli interventi di manutenzione per gli immobili di via Valperga Caluso. Piperno afferma inoltre che per l’alloggio di via Cristoforo Colombo non ha potuto provvedere alla manutenzione per mancanza di denaro, che da quell’alloggio gli sono stati prelevati dai nazifascisti oggetti e mobili per un valore di quasi 490.000 lire e che per tale danno non ha ancora ricevuto alcun indennizzo.

Autore: Cinzia Gavello

Fonte: Archivio storico della Compagnia di San Paolo, III, Gestioni Egeli, 504

29 ottobre 1938

Lettera di ringraziamento di Guglielmo Piperno a Giancarlo Vallauri

Guglielmo Piperno consegue l’abilitazione alla libera docenza per il corso di Macchine termiche presso il Politecnico di Torino il 10 luglio 1938. Assunto dapprima in servizio in qualità di assistente di ruolo ordinario dal 1° novembre 1908, dopo quasi trent’anni di servizio, a seguito dell’emanazione delle leggi razziali Piperno deve lasciare il Politecnico dal 16 ottobre 1938 «perché di razza ebraica». Il 25 ottobre dello stesso anno il direttore dell’ateneo torinese, Giancarlo Vallauri, gli invia una sua ben collaudata lettera di congedo e di ringraziamento: la reazione di Piperno giunge pochi giorni dopo, ringraziando il direttore per le parole a lui rivolte, pur «nella profonda amarezza di dover lasciare la scuola».

Autore: Cinzia Gavello

Fonte: Archivio Storico del Politecnico di Torino, Fascicolo personale di Guglielmo Piperno

13 settembre 1940

Esito della richiesta di discriminazione per benemerenze

Evidentemente intenzionato a proseguire la sua attività all’interno del Politecnico, solo nel settembre 1940 Piperno fa richiesta al Ministero dell’Istruzione nazionale al fine di ottenere la discriminazione per benemerenze ai sensi del Regio Decreto Legge del 17 novembre 1938. A tal proposito il Ministero ha chiesto alla direzione del Politecnico alcune informazioni sull’attività didattica e scientifica svolta dall’ingegnere e sulle eventuali benemerenze da lui acquisite. Il Ministero sottolinea che tali benemerenze devono considerarsi di «carattere eccezionale ai fini dell’invocato beneficio». Il 12 settembre Bibolini informa il Ministero della documentazione inviata dall’«ebreo Guglielmo Piperno», comprendente l’intera carriera accademica, dalla nomina ad assistente di ruolo del 1908 fino alla sospensione dell’incarico il 15 ottobre del 1938 a seguito dei provvedimenti in difesa della razza. Sarà lo stesso Bibolini a dichiarare che l’attività scientifica e didattica di Piperno, legata in gran parte a quella di Arnaldo Corbellini, docente di Chimica industriale presso il Politecnico, «non può considerarsi di carattere eccezionale ai fini della discriminazione da lui invocata». All’interno dell’annuario dell’anno accademico 1946-1947 viene sottolineato che Piperno, dispensato per "ragioni razziali", è stato richiamato in servizio come libero docente e come collaboratore per il corso di Macchine e fisica tecnica fino al 1953.

Autore: Cinzia Gavello

Fonte: Archivio Storico del Politecnico di Torino, Fascicolo personale di Guglielmo Piperno

1 gennaio 1940

Accertamento sul personale di servizio

Nonostante l’art. 12 del Regio Decreto Legge del 17 novembre 1938, “Provvedimenti per la difesa della razza italiana”, impedisca alle famiglie ebree di avere o di mantenere alle proprie dipendenze, in qualità di domestici, cittadini italiani «di razza ariana», Guglielmo Piperno, residente in Via Cristoforo Colombo n. 1, risulta autorizzato dalla Prefettura di Torino, con accertamento del 1° gennaio 1940, a mantenere temporaneamente in servizio il proprio personale domestico.

Fonte: Archivio storico della Città di Torino, Censimento ebraico, 1940, faldone 76, 13, 1, 6-12

Bibliografia

Stefano Bevacqua, Silvia Comin, Marta Leggio (a cura di), Una Storia di straordinaria energia. Unapace, Assoelettrica, Aper, assoRinnovabili, Elettricità Futura: settantanni di associazionismo delle imprese elettriche italiane, Roma, Editoriale La Nuova Ecologia 2020.

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