Scipione Raffaele Treves
Nato a: Torino (TO) il 30 agosto 1900
Di: Giuseppe e Emma Calabi
Professione: Ingegnere/docente universitario
La ricerca documentaria, la selezione delle fonti, il racconto della Vita di Scipione Raffaele Treves sono stati curati da Cinzia Gavello, assegnista di ricerca in Storia dell’architettura presso il Dipartimento di Architettura e Design (DAD) del Politecnico di Torino.
Il progetto è aperto al contributo degli utenti: chi fosse in possesso di informazioni, documenti, fotografie utili a raccontare la vita di Scipione Raffaele Treves può scrivere a le-case-e-le-cose@fondazione1563.it
9 marzo 1949
Richiesta di accertamento relativa alla confisca dell'immobile di Corso Giulio Cesare 60, Torino
Scipione Raffaele Treves risulta proprietario dello stabile di Corso Giulio Cesare 60 a Torino. In occasione di una causa legale avviata a seguito della morte accidentale di un inquilino del quinto piano, che il 19 dicembre 1944 a causa di un guasto tecnico è precipitato nella tromba dell’ascensore, l’Istituto San Paolo dichiara di non essere stato incaricato dall’Egeli di amministrare lo stabile appartenuto a Treves, in quanto nessun decreto di confisca o di sequestro è stato emanato e pervenuto ai loro uffici. L’Egeli sembra quindi non aver mai amministrato o gestito l’immobile di Corso Giulio Cesare 60 né per l’applicazione delle leggi razziali né per altro titolo. La causa legale, conclusasi nell’ottobre del 1947, termina a favore di Treves con un risarcimento di 22.379 lire relativo alle spese processuali.
Autore: Cinzia Gavello
31 maggio 1938
Assegnazione e revoca del corso libero "Calcolo degli organi dei motori di aviazione" presso il Politecnico di Torino
Scipione Raffaele Treves, laureato in ingegneria industriale meccanica e matematica, viene abilitato alla libera docenza per il corso di Macchine termiche il 24 novembre 1927, con giuramento alla libera docenza il 27 luglio 1934. Treves ottiene inoltre la nomina a libero docente di Comunicazioni elettriche presso la Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali con D.M. del 14 gennaio 1938 presso l'Università di Bologna. Il 31 maggio 1938 il Consiglio della Facoltà di ingegneria del Politecnico di Torino autorizza Treves allo svolgimento del corso Organi speciali dei motori di aviazione ma, in una nota a margine apposta a matita, si segnala la sua sospensione dal servizio «perché di razza ebraica». Treves viene reintegrato presso il Politecnico in qualità di libero docente il 2 agosto 1945, in quanto revocato il decreto con il quale era decaduta la sua abilitazione all’insegnamento.
Autore: Cinzia Gavello
Fonte: Archivio Storico del Politecnico di Torino, Fascicolo personale di Scipione Raffaele Treves
5 dicembre 1938
Espulsione dal Partito Nazionale Fascista
A partire dal 5 dicembre 1938 Scipione Treves viene espulso dal Partito Nazionale Fascista perché appartenente alla «razza ebraica», con l’obbligo di riconsegna del distintivo e del tesserino in suo possesso «con tutta sollecitudine». Iscritto dal 1° maggio 1925, Treves riceve comunicazione di espulsione dal PNF attraverso una breve nota firmata dal Segretario Federale Piero Gazzotti, datata 29 novembre 1938.
Autore: Cinzia Gavello
Fonte: Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Partito Nazionale Fascista (PNF) Federazione di Torino, F9104 (© Archivio di Stato di Torino. Tutti i diritti riservati)
Documenti
[ -> ]12 giugno 1939
Decadenza dall'abilitazione alla libera docenza
Scipione Treves è tra i liberi docenti dell’Università di Bologna sospesi dall'insegnamento in seguito all'emanazione dei Provvedimenti per la difesa della razza. In precedenza, dall’anno accademico 1932-1933 fino al 1938, ricopre presso lo stesso ateneo il ruolo di professore incaricato di “Comunicazioni su filo” e di “Tecnica dei servizi radio telegrafici” presso la Scuola post-universitaria di perfezionamento per specialisti in radiocomunicazioni della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali. Treves ottiene la nomina a libero docente di Comunicazioni elettriche presso la Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali con D.M. del 14 gennaio 1938. Il suo nome non compare tra i docenti sospesi elencati nel verbale del Consiglio di amministrazione del 22 ottobre 1938 in quanto ai liberi docenti viene comunicata la sospensione, con valore retroattivo al 14 dicembre 1938, con una lettera spedita nel mese di giugno del 1939.
Autore: Cinzia Gavello
Fonte: Fascicoli del personale docente, Apers 11223 Treves Scipione (© Alma Mater Studiorum Università di Bologna-Biblioteca Universitaria di Bologna-Archivio storico)
20 gennaio 1944
Nomina di vicedirettore della Biblioteca Artistica dell’Istituto Beato Angelico di Studi per l’Arte Sacra di Roma
Nel luglio del 1943 Scipione Treves e la sua famiglia sono costretti ad abbandonare la loro abitazione di via San Tommaso 24 per via dei bombardamenti, rifugiandosi temporaneamente a Cavagnolo, nei pressi di Torino. Trasferitisi poi a Roma pochi giorni dopo il rastrellamento del ghetto ebraico del 16 ottobre, Treves e il padre Giuseppe trovano rifugio clandestino all’interno dell’abitazione di Angelo Pace, conducente della Stefer, e della moglie Filomena. Elena Roccas e i suoi tre figli risiedono invece presso il Pensionato Universitario Femminile di Roma. Grazie all’appoggio della famiglia Pace e grazie al sostegno di Giovanni Giorgi, rinomato fisico, docente e Accademico Pontificio, Treves cambia la propria identità in Raffaele Romani, proseguendo la sua attività di ricerca ed evitando così di essere perseguitato: durante quel periodo è vicedirettore della Biblioteca Artistica dell’Istituto Beato Angelico di Studi per l’Arte Sacra e lavora presso lo stabilimento tessile Cisa-Viscosa e alla Commissione Alleata di Controllo. Treves viene riammesso in servizio come libero docente dal 2 agosto 1945 rioccupando la cattedra che gli era stata sottratta presso la Facoltà di ingegneria, sia al Politecnico di Torino che all’Università di Bologna.
Autore: Cinzia Gavello
Fonte: Archivio Privato Famiglia Treves
Onorificenze di Commendatore, di Grande Ufficiale e di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Al Merito della Repubblica italiana
A partire dal 1946 Scipione Treves è Presidente del Comitato provvisorio dell’Unione Nazionale Aziende Produttrici Auto Consumatrici di Energia Elettrica (U.N.A.P.A.C.E.) e dal 1948 è membro del Consiglio Superiore Tecnico delle Telecomunicazioni di Roma. Professore incaricato di Comunicazioni elettriche presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna a partire dall’anno accademico 1954-1955, Treves riceve inoltre per particolari benemerenze le onorificenze di Commendatore (2 giugno 1953), di Grande Ufficiale (2 giugno 1958) e di Cavaliere di Gran Croce (14 giugno 1975) dell’Ordine Al Merito della Repubblica italiana.
Autore: Cinzia Gavello
Documenti
[ -> ]Bibliografia
Valeria Graffone, «Se appartenga alla razza ebraica». Il Politecnico di Torino e le leggi razziali, 1938, in L’integrazione degli ebrei: una tenace illusione? Scritti per Fabio Levi, Silvio Zamorani, Torino, 2019, pp. 227-250.
Israel Gutman, The Encyclopedia of the Righteous Among the Nations, Rescuers of Jews during the Holocaust: Europe and other countries, Part. I, Yad Vashem, Jerusalem, 2007, p. 392.
Ruben Montefiore (a cura di), Per non dimenticare. Appunti e ricordi, Irgun Olei Italia, Herzliya, 2002, pp. 19-24.