Silvio Segre

Nato a: Settimo Torinese (TO) il 1 settembre 1904
Di: Augusto e Leonilda Momigliano
Professione: medico chirurgo
Arrestato a: Torino il 27 ottobre 1943
Deportato a: Auschwitz il 6 dicembre 1943 (numero di matricola 168021)
Morto a: Dachau il 15 marzo 1945 (numero di matricola 127167)

Il progetto è aperto al contributo degli utenti: chi fosse in possesso di informazioni, documenti, fotografie utili a raccontare la vita di Silvio Segre può scrivere a le-case-e-le-cose@fondazione1563.it

15 aprile 1944

Inventario dei beni mobili appartenenti a Segre Silvio nell’alloggio di piazza Carlina 15

«L'anno 1944 addì 15 aprile io sottoscritto Rag. M.R., quale rappresentante e per conto dell'Istituto di San Paolo di Torino […] ho eseguito l'inventario degli oggetti rivenuti nell'alloggio…»: così recita il verbale redatto dall'incaricato dal Servizio Tecnico dell'Istituto di San Paolo di stilare l'elenco descrittivo dei beni mobili del "cittadino di razza ebraica" Segre Silvio fu Augusto nell'alloggio di piazza Carlo Emanuele 15. Il verbale del rag. M.R. data il sopralluogo ai primi di aprile del 1944: qualche mese prima, nel'ottobre del 1943, Silvio Segre era stato arrestato e deportato ad Auschwitz. Il dott. Segre morirà a Dachau a circa un mese dalla liberazione del campo da parte degli Alleati.

Autore: Redazione le-case-e-le-cose

Fonte: Archivio storico della Compagnia di San Paolo, III, Gestioni Egeli, 551

28 novembre 1938

Delibera di espulsione di Silvio Segre dal Partito nazionale fascista

Il 28 novembre 1938 Silvio Segre riceve comunicazione di cessata appartenenza al Partito nazionale fascista «perché di razza ebraica». In dicembre gli viene intimata la restituzione della tessera e del distintivo; con una nota del 3 gennaio 1939, Segre avviserà il Fascio dello smarrimento del distintivo. Il dott. Segre era iscritto al PNF dal 29 ottobre 1932, dapprima presso il Fascio di combattimento di Pino Torinese poi presso il Gruppo rionale "M. Giorda" del Fascio di Torino.

Autore: Redazione le-case-e-le-cose

Fonte: Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Partito Nazionale Fascista (PNF) Federazione di Torino, F64900 (© Archivio di Stato di Torino. Tutti i diritti riservati)

26 luglio 1935

Scheda di iscrizione di M.R. al Partito nazionale fascista

Nell’aprile del 1944 il ragioniere M.R. effettua, per conto dell’Istituto di San Paolo di Torino, l’inventario degli oggetti rinvenuti nell’appartamento di Silvio Segre in piazza Carlo Emanuele 15: l’alloggio, nel frattempo, era stato assegnato al sig. D.P.
Anche l’impiegato del San Paolo M.R., classe 1908, è iscritto al Partito nazionale fascista, a partire dall’aprile del 1933. Dalla scheda personale della Federazione di Torino, M.R. risulta sposato e iscritto al Touring Club e al dopolavoro oltre che alla Federazione del pubblico impiego. Già sottotenente di fanteria, non aveva partecipato alla marcia su Roma né all’impresa di Fiume.

Autore: Redazione le-case-e-le-cose

Fonte: Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Partito Nazionale Fascista (PNF) Federazione di Torino, F25277 (© Archivio di Stato di Torino. Tutti i diritti riservati)

23 settembre 1933

La nomina di Silvio Segre ad assistente volontario presso l'Università di Torino

Parallelamente all’attività professionale, Silvio Segre ricopre per alcuni anni l’incarico di assistente universitario. Il dott. Segre era stato nominato assistente volontario presso la Clinica delle malattie nervose e mentali della Regia Università di Torino nel 1933; nei documenti relativi all’a.a. 1936/37 sulle attività scientifiche svolte presso la clinica psichiatrica, compare quale autore di un contributo su “Parallelismi umorali tra epilessia e stati allergici”, in corso di pubblicazione. Nel 1939, in seguito all’emanazione delle leggi razziali, a Silvio Segre non sarà rinnovato l’incarico.

Autore: Redazione le-case-e-le-cose

Fonte: Archivio Storico dell’Università di Torino

18 settembre 1938

Gli universitari fascisti contro “l’infiltrazione ebraica”

Sono passate poche settimane dalla diffusione del Manifesto degli scienziati razzisti (luglio 1938) e Mussolini non ha ancora pronunciato, a Trieste, il discorso sulla politica razziale (18 settembre 1938) ma gli studenti fascisti sono già pronti ad assicurare il massimo sostegno all’adozione delle misure antiebraiche. “Il lambello” – quindicinale dei Gruppi universitari fascisti del Piemonte – pubblica “un primo e certissimo elenco di Professori, Docenti e Assistenti ebrei” che operano all’interno della Regia Università di Torino, sui quali presto si abbatteranno i procedimenti di espulsione. Tra questi c’è Silvio Segre: grazie a questa citazione, è stato possibile risalire nell’Archivio Storico di Ateneo alla documentazione relativa alla sua attività di “assistente volontario” presso la Clinica di malattie nervose e mentali.

Autore: Redazione le-case-e-le-cose

Fonte: Biblioteca e Archivio dell’Accademia delle Scienze di Torino

21 maggio 1947

Disposizioni testamentarie di Silvio Segre a favore dell’Ospizio israelitico di Torino

Alla sua morte, la Comunità israelitica di Torino eredita i beni di Silvio Segre, in accordo con le disposizioni dello stesso benefattore trasmesse con testamento olografo datato 1° giugno 1938. Nell’aprile del 1947, la prefettura di Torino autorizza l’Ospizio israelitico ad accettare l’eredità del dottore: la comunità ne dà notizia con un articolo pubblicato su Israel (19 giugno 1947, n. 36). Il cospicuo patrimonio del dott. Segre andrà in gran parte alla Comunità israelitica di Torino, ma anche alla Comunità ebraica di Roma e ad una congiunta, residente "in Palestina, in colonia".

Autore: Redazione le-case-e-le-cose

Fonte: Archivio Ebraico Terracini, Comunità Ebraica di Torino, Versamento 2006, Opere pie israelitiche di Torino, Ospizio israelitico, 186, 543

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